La scelta della meta di quest’ultima   escursione, condivisa con gli ospiti del Centro Diurno di Giovinazzo, è caduta su Matera, la “Città de Sassi”, che ha guadagnato il titolo di capitale europea della cultura 2019.

Si parte, quindi, alla scoperta di un itinerario già studiato a tavolino; la prima tappa è il Museo-Laboratorio della Civiltà Contadina

 La nostra visita si svolge attraverso ambienti vivi, accoglienti, curati nei minimi particolari dove viene naturale immaginare, con le parole del Sig. Cascione, suo ideatore:

“ il rumore delle pialle,
   delle incudini battute, lo stridìo dei freni dei carri,
   il fruscio del grano svuotato nei cassoni,
   lo sforzo dell'asino sfiancato dalle masserizie,
   il pianto disperato per la morte del mulo,
   il canto della contadina che impasta,
   l'allegria fatta di niente, le voci lontane...”

Con ancora queste vive immagini negli occhi, ci rechiamo a consumare il pasto in una trattoria tipica che non delude le aspettative, anzi……….la quantità e la qualità delle pietanze, tutte in linea con la tradizione locale, ci  soddisfano pienamente . Il clima è particolarmente festoso e gradevole e l’armonia che si respira deve essere visibile anche all’esterno se, quando andiamo via, riceviamo i complimenti del ristoratore che apprezza gli utenti per il loro impeccabile comportamento da persone “normali”.

Per nulla appesantiti dal pasto e dalla pigrizia che spesso accompagna alcuni dei nostri utenti, ci rechiamo verso la      seconda tappa del nostro itinerario: il Presepe narrato nei sassi di Matera in Cartapesta.

L’opera è stata realizzata dalla giovane artista Francesca Cascione all’interno della chiesa di Sant’Antonio Abate, nel cuore degli antichi rioni materani.  Il presepe, con statue a misura naturale, si articola in cinque scene madri che ci conducono, attraverso la narrazione di testi biblici, verso la scena della Natività.

Il viaggio di ritorno è stato all’altezza del viaggio di andata, animato da canti, allegria e il gusto di stare insieme.