Progetti di promozione della cultura alimentare

Negli ultimi anni le realtà comunitarie della Cooperativa Anthropos hanno sempre più promosso interventi di promozione della cultura alimentare, cercando di migliorare lo stato di salute e lo stile di vita degli utenti psichiatrici. ma anche di avvicinarli alla cultura della sana alimentazione. Si ritiene, infatti,  che una corretta alimentazione costituisca un fattore cardine della salute e l’aspetto nutrizionale vada inserito a pieno titolo nei percorsi terapeutici- riabilitativi.

Come noto, gran parte degli psicofarmaci determinano un importante incremento  di peso e, quindi, molto si può e si deve fare con interventi mirati ad aumentare la consapevolezza dei pazienti circa i rischi che un’obesità grave, con tutti i suoi stati patologici associati, può comportare.

Vari ed interessanti sono stati i programmi annuali proposti a partire dal 2013/2014:  “Il pane e le rose” ,  “NUTRIMENTE”, intervento del tutto innovativo e sperimentale  per la prevenzione e cura di sovrappeso e obesità in pazienti psichiatrici delle strutture residenziali; “Le stagioni alimentari” in cui la nostra attenzione è stata rivolta alla cura dell’alimentazione stagionale, poiché  ogni stagione, o meglio ogni mese, ha il suo alimento “naturale”. Il “Sapore dell’affetto” che vede il cibo come sistema di comunicazione ed espressione sociale. Alcuni alimenti sono simili dal punto di vista nutrizionale, ma possono avere delle connotazioni sociali ed emozionali molto differenti. “Cus Cus e tortellini” nato dalla convinzione che si può costruire integrazione anche attraverso il cibo abbattendo le barriere della diversità, del pregiudizio. In tal senso, sono stati inseriti insieme ad incontri informativi altri esplorativi dei “diversi cibi e delle identità gruppali” affidati ad uno chef specializzato che ci ha guidati in un viaggio emozionale e sensoriale.

 “Parl com mang... Le parole del cibo” ha aggiunto un nuovo tassello al puzzle costruito intorno alla cultura alimentare con i pazienti psichiatrici. Oggi più che mai la lingua della cucina e dell’alimentazione costituisce un settore primario del lessico, dall’innegabile valore simbolico: essa esprime un’esperienza fondamentale e quotidiana, con un forte impatto nelle radici delle comunità e della propria identità. La lingua dell’alimentazione è caratterizzata da espressioni uniche e detti popolari della tradizione che solo in dialetto assumono il loro senso vero e originale, e che ancora oggi sono capaci di connettere, identificare, divertire.

L’universo alimentare si conferma una delle strade più piacevoli per entrare in contatto con gli altri, ed il cibo strumento di comunicazione carico di valenze sociali e culturali. 

Da un punto di vista organizzativo si è reso importante integrare l’aspetto psico- educazionale dell’alimentazione affidato alla nutrizionista con la dimensione psicologica del cibo curata dalle psicologhe delle strutture residenziali. I vari progetti hanno visto protagonisti gli utenti delle strutture residenziali Anthropos CRAP, GA, CA di Giovinazzo.