PROGETTO CARESWELL - Incontro con la Presidente nazionale di FNOPI la dottoressa Mangiacavalli
PROGETTO CARESWELL - Incontro con la Presidente nazionale di FNOPI la dottoressa Mangiacavalli
In data odierna abbiamo incontrato la Presidente nazionale di FNOPI: Federazione nazionale delle professioni infermieristiche. Con lei sono stati discussi diversi temi che hanno spaziato dalla consistenza ed organizzazione del sistema dei caregiver in Italia alle "condizioni di salute" del sistema sanitario nazionale, passando per una disamina complessiva circa le politiche in essere e prospettive per il futuro. Uno sguardo lucido e lungimirante, quello della dottoressa Mangiacavalli, che riferisce come il sistema del Caregiving in Italia sia frammentato e che si riconosca il sistema di assistenza sanitaria in modo netto quando i pazienti sono in ospedale; successivamente alle dimissioni si apre uno scenario più complesso; così come complesso è il lavoro delle operatrici e gli operatori. La dottoressa sottolinea l'importanza di creare una legge quadro nazionale che unifichi i vari aspetti della tutela (economica, giuridica, accesso ai servizi) e propone di istituire un organismo trasversale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Viene evidenziato il pesante carico che grava sulle famiglie di persone con patologie come l'Alzheimer, con conseguenti sacrifici economici e personali, suggerendo la necessità di un intervento sistemico per riordinare la materia dal punto di vista giuridico ed economico. Antonio Spera e la dottoressa Mangiacavalli discutono dell'importanza degli sportelli unici come punti di riferimento per assistere le persone e i caregiver familiari, evidenziando la mancanza di strumenti normativi per formalizzare il supporto ai caregiver. La dottoressa sottolinea il valore della consulta delle associazioni dei pazienti come "cani da guardia" che forniscono feedback essenziale sulle politiche sanitarie, citando l'esempio dell'organizzazione degli ambulatori per persone disabili (DAMA) che deve considerare le loro esigenze specifiche. Antonio propone una co-progettazione dal basso per migliorare le condizioni dei caregiver formali, con un'infrastruttura istituzionale più concreta che includa accesso alle tecnologie e formazione continua, a cui la dottoressa risponde affermando che si tratta di "service design" per il cittadino.