PROGETTO CARESWELL - Incontro con la dottoressa Marianna Ferruzzi
PROGETTO CARESWELL - Incontro con la dottoressa Marianna Ferruzzi
14/07/2025
Oggi abbiamo incontrato la dottoressa Marianna Ferruzzi, dirigente nazionale della CISL, con la quale abbiamo dialogato di caregiver formali nell'ambito del progetto CARESWELL.
La dottoressa Ferruzzi descrive il sistema dei caregiver, partendo dalla stessa definizione di "caregiver formali", che di per sè rappresenta una prima criticità, non essendoci una definizione chiara, se non quella che si definisce nella loro organizzazione formalizzata mediante un contratto di lavoro.
"Forte carenza di personale formato in sanità, partendo dagli OSS e dagli infermieri", questo un altro aspetto evidenziato dalla Ferruzzi, che ribadisce quanto cruciale sia il ruolo del personale sanitario e quanto questo personale adeguatamente formato sia poco disponibile. Anche sul piano dei contratti collettivi di riferimento, è stato aggiornato recentemente il CCNL del pubblico impiegato in sanità, ma a parte quello delle cooperative sociali, i lavoratori della sanità privata non vedono ancora rinnovare il proprio contratto collettivo.
Sui temi della parità di genere, i numeri confermano il trend di cura assegnato alle donne; ciononostante, il dato in materia di remunerazione sconta un gap di natura finanziaria, con stipendi che attestano un livello economico basso.
"Donne pagate poco e pensionate che prenderanno ancora meno", questa la chiosa della dottoressa Ferruzzi, che poi aggiunge: "Carichi di lavoro elevati e scarso riconoscimento del loro ruolo: queste le principali difficoltà dei caregiver formali". Andrebbero riconosciuti maggiormente: senza di loro le famiglie andrebbero al collasso. Aumenta il livello e l'intensità di non autosufficienza, che accresce le esigenze in termini di assistenza, con dirette conseguenze per le professionalità e le risorse da mettere in campo.
Confronto, contrattazione e dialogo è ciò che si può fare a livello politico/istituzionale affiche si possano avere maggiori risorse, rinnovare i contratti ed accrescere le tutele delle lavoratrici e dei lavoratori.
Toccato anche il tema della tecnologia e degli ausili tecnologici. La tecnologia al servizio della sanità è un'opportunità a patto che sia una tecnologia agile; una cartella clinica che richiede troppo tempo per la sua compilazione toglierebbe tempo alle azioni di cura, con conseguenze sulla qualità della vita dei pazienti.
La dottoressa Ferruzzi descrive il sistema dei caregiver, partendo dalla stessa definizione di "caregiver formali", che di per sè rappresenta una prima criticità, non essendoci una definizione chiara, se non quella che si definisce nella loro organizzazione formalizzata mediante un contratto di lavoro.
"Forte carenza di personale formato in sanità, partendo dagli OSS e dagli infermieri", questo un altro aspetto evidenziato dalla Ferruzzi, che ribadisce quanto cruciale sia il ruolo del personale sanitario e quanto questo personale adeguatamente formato sia poco disponibile. Anche sul piano dei contratti collettivi di riferimento, è stato aggiornato recentemente il CCNL del pubblico impiegato in sanità, ma a parte quello delle cooperative sociali, i lavoratori della sanità privata non vedono ancora rinnovare il proprio contratto collettivo.
Sui temi della parità di genere, i numeri confermano il trend di cura assegnato alle donne; ciononostante, il dato in materia di remunerazione sconta un gap di natura finanziaria, con stipendi che attestano un livello economico basso.
"Donne pagate poco e pensionate che prenderanno ancora meno", questa la chiosa della dottoressa Ferruzzi, che poi aggiunge: "Carichi di lavoro elevati e scarso riconoscimento del loro ruolo: queste le principali difficoltà dei caregiver formali". Andrebbero riconosciuti maggiormente: senza di loro le famiglie andrebbero al collasso. Aumenta il livello e l'intensità di non autosufficienza, che accresce le esigenze in termini di assistenza, con dirette conseguenze per le professionalità e le risorse da mettere in campo.
Confronto, contrattazione e dialogo è ciò che si può fare a livello politico/istituzionale affiche si possano avere maggiori risorse, rinnovare i contratti ed accrescere le tutele delle lavoratrici e dei lavoratori.
Toccato anche il tema della tecnologia e degli ausili tecnologici. La tecnologia al servizio della sanità è un'opportunità a patto che sia una tecnologia agile; una cartella clinica che richiede troppo tempo per la sua compilazione toglierebbe tempo alle azioni di cura, con conseguenze sulla qualità della vita dei pazienti.