PROGETTO CARESWELL - Incontro con il senatore Ignazio Zullo
PROGETTO CARESWELL - Incontro con il senatore Ignazio Zullo
Quest'oggi incontriamo il senatore Ignazio Zullo.
Medico chirurgo e Presidente dalla 10ª Commissione permanente (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale) del Senato della Repubblica italiana. Con il senatore Zullo abbiamo parlato di caregiver formali, attingendo alla sua duplice esperienza di medico e politico impegnato nell'ambito sanitario.
Insieme al Senatore Zullo abbiamo affrontato i temi oggetto dell'indagine prevista nel progetto Careswell. Circa lo stato attuale del sistema di caregiving il senatore lo definisce avanzato ma non compiuto. Ci sono molte cose da fare per accrescere il benessere delle lavoratrici e dei lavoratori ch erogano servizi di assistenza e cura formalizzata sia a livello domiciliare che presso strutture.
In tema di parità di genere, Zullo definisce sufficientemente rispettata la parità di genere, aggiungendo che il ruolo del lavoro di chi assiste nella cura e nell'assistenza delle persone, c'è bisogno di persone sempre più attente e formale; familiarità e supporto psicologico si aggiungono alla professionalità che costituisce un valore aggiunto alla semplice professionalità. Il caregiver formale passa più tempo rispetto a medici ed infermieri; per questo il loro ruolo è cruciale.
Durante l'intervista emergono anche elementi peculiari, che non erano ancora emersi. Diverse le criticità affrontate dai caregiver; prima di tutto la movimentazione manuale dei carichi (preferiscono non usare argani); scarsa percezione di gratificazione emerge dalle parole di Zullo, che non riferisce il riconoscimento del ruolo all'esclusiva remunerazione ma anche ad un valore di natura umana.
Formazione ed aggiornamento continuo per il personale professionale è una risorsa che dovrebbe essere messa a disposizione dei professionisti; "trasfusione di conoscenze" per gli operatori al fine di restare sempre aggiornati sulle pratiche sanitarie - da un lato - ma anche sugli aspetti relazionali ed emotivi, così da contrastare l'eventuale emersione di tematiche critiche quale ad esempio il burnout.
Le tecnologie devono supportare nel lavoro, rendendosi complementare. Creare un albo che possa creare una tutela deontologica dei professionisti è un'ipotesi che potrebbe costituire un'opportunità concreta per rendere la propria professionalità più evidente e riconosciuta.