Balarm e la mezzaluna

Balarm e la mezzaluna

30/09/2016

“Il viaggio vero non è l’andata, ma il ritorno a casa” quando quello zaino mezzo vuoto caricato sulle spalle diviene contenitore di una singolare esperienza, con le sue emozioni e sensazioni.

Da Tindari e il santuario della Madonna Nera, che ci ha permesso di addentrarci nello scenario siciliano con le sue città dai mille volti, a Palermo, anticamente chiamata Balarm, città fenicia, greca e romana, capitale araba, terra di conquista per normanni, svevi, francesi e spagnoli è stata la “base” da cui partire ogni giorno alla volta dei paesi limitrofi.

Tutti insieme sempre più meravigliati, il Palazzo Reale con la Cappella Palatina e la mostra di Ligabue, abbiamo visitato il Teatro Massimo, l’oratorio di S. Lorenzo, con la ristampa del famoso quadro della Natività del Caravaggio ed il Museo Internazionale delle Marionette. Percorrendo l’autostrada, a Capaci il pensiero è andato alla memoria del Magistrato Giovanni Falcone, sua moglie e della sua scorta, un pensiero per chi ha perso la vita per difendere lo Stato e la Giustizia

Passo dopo passo, abbiamo continuato visitando Monreale,  il parco archeologico di Segesta e poi nel pomeriggio il Castello di Carini. Penultimo giorno alla scoperta del Museo del Sale e del percorso del Salinaro a Nubia, durante il quale i ragazzi hanno respirato il sapore dell’oro bianco, da sempre considerato un bene di prima necessità, prezioso e fonte di ricchezza.

Quest’anno Diario di bordo  festeggia dieci anni, dieci anni di viaggi, di percorsi riabilitativi, di  scoperte, di emozioni e  di crescita. Per ricordarlo è stata creata una maglietta che tutti i partecipanti hanno gradito moltissimo.