Avanti a un altro!

Avanti a un altro!

23/10/2017

Il  23 ottobre la Comunità Alloggio ha partecipato in veste di pubblico al programma televisivo “ Avanti un altro! “ ideato e condotto da Paolo Bonolis  in onda su Canale 5 dal 2011.

Trattasi di un programma che viene registrato presso lo Studio 1 del Centro Titanus Elios di Roma.

Un’utente insieme con un’educatrice, ha sperimentato piacevoli emozioni, a partire dal viaggio sul pullman,  con gente simpatica e avvezza a questo genere di iniziative, al conoscere di persona il conduttore Bonolis e tutto lo staff  (Luca Laurenti ed il Minimondo).

Questa è la seconda esperienza; già il 19 giugno partecipò, sempre a Roma, in veste di pubblico al programma BOOM condotto da Max Giusti su Canale 9.

Anche questa volta è stata molto entusiasta per ciò che ha potuto vedere; ha avuto la possibilità infatti, di conoscere direttamente alcuni personaggi  del programma come “Il  Gladiatore”, “Lo Iettatore”, “la Bonas”.

Quando ha messo piede nello studio televisivo, sul suo viso si leggevano stupore e meraviglia, cimentandosi in tutto ciò che veniva richiesto al pubblico da parte degli addetti (battere le mani, i piedi, ridere …).

Per una volta, le riflessioni più significative di questa esperienza preferiamo lasciarle alla diretta interessata; il  modo semplice e diretto di raccontare il suo vissuto ci sembra il modo migliore per ricordare questa giornata.

“Oggi 23 ottobre è stata una giornata memorabile e adesso vi racconto perché: vivo in una Comunità dove e con un’operatrice che ama molto i quiz, sono partita da Giovinazzo per Roma, per vedere in diretta un programma televisivo condotto da Bonolis, intitolato Avanti un altro! Il viaggio è stato molto emozionante e c’era un’atmosfera di gioia. Eravamo tutti felici. Appena arrivati davanti agli studi di registrazione c’erano delle signorine addette alla guida che ci spiegavano come comportarci e dove sederci.

Sono rimasta sbalordita nel vedere dal vivo, con i miei occhi, uno studio televisivo anziché dallo schermo.

Almeno per un giorno ho dimenticato la mia malattia e mi sono sentita viva. Speriamo che in futuro ci siano altre iniziative come questa, magari da condividere insieme ad altri miei amici”.

Anche per noi operatori certe esperienze così dirette e informali sono l’opportunità per vivere occasioni nuove di conoscenza e relazione in contesti diversi dalla struttura e  in qualche modo contribuiscono a combattere in maniera “orizzontale” qualsiasi forma di pregiudizio verso le persone che vivono condizioni di fragilità.