Il 20 febbraio scorso gli ospiti del Centro Diurno di Giovinazzo durante il laboratorio del percorso “Vivi in Salute” si sono cimentati nella costruzione di uno spaventapasseri.
La nutrizionista, dott.ssa Giammarino prima di procedere al lavoro, ha raccontato loro la storia dell’invenzione dello spaventapasseri, tradizionalmente un manichino, messo nei campi o nei giardini per spaventare gli uccelli, corvi e passeri (da cui  viene il nome) e dissuaderli dal rovinare il raccolto.

In realtà alcuni uccelli più intelligenti sono in grado di capire dopo alcune ore che non si tratta di una vera persona, e quindi lo utilizzano come trespolo.
Solitamente è composto da un fantoccio di pezza o vimini montato su due sbarre di legno messe a croce, abbigliato con vecchi abiti e un cappello di paglia, per simulare una presenza umana.

Si è trattato, dunque di un’esperienza concreta e pratica sulle tradizioni territoriali che i pazienti hanno colto con molto entusiasmo.